Brillante, con humour inglese, vede in scena due coppie alle prese con una interminabile serie di equivoci, opera di Alan Ayckbourn, la piacevole pièce ha tutte le carte in regola per far divertire il pubblico e nello stesso tempo non distrarlo mai. 
La comicità della opere di Alan Ayckbour scaturisce dalla vivacità della trama e da un dialogo ricco di sfumature e sottintesi; i suoi personaggi provengono dalla media borghesia, non sono mai più di otto, e i colpi di scena non vanno al di là del tradimento coniugale o di piccole rivalità tra i protagonisti. 
Il talento psicologico e sociologico di Ayckbourn rende al meglio la vita del ceto medio inglese, creando personaggi di un certo spessore che non scadono mai in macchiette.     

TRAMA 
Greg ha il terribile sospetto di non essere l'unico uomo nella vita della fidanzata Ginny: telefonate interrotte quando va a rispondere e un paio di pantofole che non gli appartengono suonano come un campanello d'allarme. Così quando Ginny annuncia che andrà a trovare i propri genitori, Greg decide di segiurla. 
I sospetti sono fondati: Ginny si sta recando dall'ex amante Philip, ma solo per recuperare delle lettere, testimonianza di una relazione ormai conclusa. 
Ma il caso vuole che Greg scambi veramente Philip e sua moglie Sheila per i genitori di Ginny, mentri Philip scambia Greg per l'amante di Sheila. La confusione aumenta con l'arrivo di Ginny in una serie di malintesi esilaranti all'insegna dell'equivoco.
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